Un posto remoto, dove la notte e il giorno si alternano a ritmi inusuali. Le Isole Svalbard sono situate nel bel mezzo del Mar Glaciale Artico e appartengono al Regno di Norvegia. La loro particolare collocazione geografica fa sì che queste terre vivano completamente isolate dal resto d’Europa e conferisce loro un particolare primato: si tratta della zona abitata più a nord del pianeta.
Qui, al netto dei turisti, vivono circa tremila persone, e si muovono tutte con il mezzo del posto: la motoslitta. Il suolo, infatti, è perennemente ghiacciato, anche in estate, quando la temperatura si fa più mite. Questo fenomeno è noto con il nome di “permafrost”, ovvero “permagelo” in italiano, una caratteristica comune a tutte le zone artiche. Il ghiaccio ha ibernato la storia delle Svalbard, preservando rocce di ogni era. L’arcipelago è un vero Eldorado per i geologi, che hanno ritrovato delle tracce fossili di un’antica foresta tropicale proprio qui, in quello che ad oggi risulta essere uno dei luoghi più freddi del Pianeta.
Casette coloratissime dai tetti spioventi, spazi sconfinati e ghiacciai mozzafiato. Cosa vedere alle isole Svalbard è presto detto: sul posto vengono organizzate diverse escursioni, molte delle quali in motoslitta, e ruotano tutte attorno alla natura artica incontaminata. La particolare fauna merita una menzione a sé. Qui, ai confini del mondo, si possono osservare animali straordinari, come orsi polari, volpi artiche, renne, trichechi e foche. Al largo delle coste ghiacciate invece, si possono avvistare, con un po’ di fortuna, le famose balenottere azzurre.
L’insediamento umano più consistente è quello di Longyearbyen, che fa da base per l’intero turismo del posto. Proprio da questa cittadina partono numerose escursioni, come quelle in barca dirette a Pyramiden, una particolare montagna a forma di piramide, oppure quelle che portano al ghiacciaio Austfonna, la più grande calotta polare d’Europa, che si estende per oltre 8 mila chilometri quadrati. Da Longyearbyden è possibile persino provare l’esperienza unica di pagaiare in kayak tra i ghiacci.
Le isole sono state a lungo sfruttate come base per centri minerari di estrazione di carbone, sia dalla Norvegia che dalla Russia. Alcune miniere, attualmente in disuso, sono visitabili attraverso interessanti tour guidati.
In linea di massima, alle Svalbard, è sconsigliabile fare escursioni in autonomia, essendo un territorio selvaggio e in buona parte scevro di copertura della rete telefonica. I trekking proposti sono sempre accompagnati da una presenza armata, per garantire una maggiore sicurezza. Per questo il costo di un viaggio alle Isole Svalbard può risultare non propriamente economico.
Sostanzialmente non esiste un periodo migliore per visitare le Isole Svalbard, poiché sia in estate che in inverno questa meta regala delle esperienze uniche. Nei mesi estivi infatti, che vanno da metà maggio a settembre, le temperature sono relativamente miti, attorno ai 10 gradi, ed è possibile ammirare il sole di mezzanotte. In inverno invece, le temperature sono rigidissime, ma si può contemplare la bellissima aurora boreale.
Dall’Italia non esiste un collegamento diretto con l’arcipelago delle Svalbard. Tuttavia, raggiungere la destinazione non è complicato: basterà prendere un aereo per Oslo e successivamente un volo servito da Norvegian o SAS. Dalla capitale norvegese occorrono circa tre ore per raggiungere la destinazione.
Per soggiornare alle Svalbard non c’è alcun bisogno del passaporto e del visto turistico, occorre semplicemente la carta d’identità valida per l’espatrio.
Durante la cosiddetta notte polare, alle Svalbard è sempre buio, a tutte le ore del giorno. Eppure, un fascio di luci verdi, rosse e viola rischiara l’atmosfera: si tratta della famosa aurora boreale, un fenomeno visibile soltanto in prossimità dei poli. Questo spettacolo di luci danzanti per i vichinghi era opera delle Valchirie, vergini guerriere che abitavano i cieli. Per il popolo Inuit invece, il gioco di scie luminose era generato dalle anime dei bambini morti prematuramente. Ad oggi la spiegazione è decisamente più scientifica: si tratta dell’interazione tra particelle solari e la magnetosfera, ovvero il guscio magnetico della Terra.
In estate, alle isole Svalbard, l’aurora boreale lascia il posto alla stagione del sole di mezzanotte, un periodo in cui tutto è illuminato a giorno, sempre. Questo fenomeno astronomico avviene a causa dell’inclinazione dell’asse di rotazione della Terra: più ci si spinge a nord e più aumentano le notti con il sole di mezzanotte. Nello specifico, nell’arcipelago delle Svalbard, dal 20 aprile al 22 agosto, il sole non tramonta mai.
Un viaggio nell’arcipelago delle Svalbard è sicuramente un’esperienza intensa, a tratti faticosa, ma in grado di ripagare ogni sforzo con l’unicità dei suoi paesaggi. Per partire in estrema tranquillità è sempre consigliabile sottoscrivere un’assicurazione per viaggi lunghi e informarsi su come assicurare il proprio bagaglio, in modo tale da preservare la valigia e tutti gli effetti personali durante i vari spostamenti.