Assicurazione di viaggio e spese di rimpatrio: come funziona e quando scatta

assicurazione per rimpatrio sanitario

Cos’è il rimpatrio sanitario e perché è importante attivare una copertura adeguata

Il rimpatrio sanitario è il trasferimento assistito in Italia in caso di malattia o incidente all’estero. È coperto solo se l’assicurazione viaggio prevede esplicitamente questa garanzia, con attivazione tramite centrale operativa e approvazione medica. Senza copertura, tutte le spese – che possono superare i 50.000 euro – restano a carico del viaggiatore.
Una assicurazione viaggio che include il rimpatrio sanitario consente di affrontare situazioni sanitarie gravi con una tutela adeguata e un coordinamento medico-logistico professionale.

Cosa copre l’assicurazione per il rimpatrio sanitario

Prestazioni coperte dalla polizza

La copertura rimpatrio per le spese mediche si attiva quando l’assicurato si trova in una condizione clinica che richiede il trasferimento verso una struttura sanitaria diversa da quella locale. I costi coperti possono includere:

  • trasporto in ambulanza, volo di linea con accompagnamento sanitario, o aeroambulanza;
  • personale medico e infermieristico al seguito;
  • pratiche amministrative e autorizzazioni internazionali;
  • spese di degenza intermedia, se necessarie;
  • rientro di un familiare nei casi previsti dal contratto.

Tutti questi elementi sono inclusi solo se il rimpatrio è organizzato dall’assicurazione e rientra nei limiti di garanzia della polizza sottoscritta.

Il rimpatrio sanitario non è incluso in tutte le polizze viaggio: è essenziale verificare che sia espressamente menzionato tra le coperture disponibili.

Quando scatta il rimpatrio sanitario

Condizioni cliniche che giustificano il rientro

La copertura non può essere attivata a discrezione del viaggiatore. Il rimpatrio per malattia all’estero, per incidente grave o per infortunio viene valutato solo quando:

  • il paziente non può essere curato adeguatamente nel luogo in cui si trova;
  • le condizioni cliniche richiedono cure specialistiche non disponibili in loco;
  • un trasferimento è ritenuto necessario dal personale medico autorizzato.

Rientrano tra le situazioni tipiche: complicazioni cardiache, traumi ortopedici, infezioni gravi, interventi chirurgici non eseguibili in sicurezza.
La valutazione viene sempre effettuata dalla centrale operativa dell’assicurazione, che consulta i medici locali per definire la soluzione più idonea.

La compagnia assicurativa copre i costi solo se il rimpatrio è autorizzato e organizzato attraverso i suoi canali ufficiali.

Cosa non copre l’assicurazione per il rimpatrio

Il rimpatrio sanitario non viene rimborsato se:

  • è stato deciso autonomamente dal viaggiatore o dai familiari, senza consulto medico;
  • non è stato autorizzato formalmente dalla compagnia assicurativa;
  • le condizioni cliniche non giustificano il rientro (es. malattie lievi, esami di routine).

Se ci si ammala in viaggio senza una copertura per il rimpatrio, l’intero costo del trasferimento – spesso elevato – rimane a carico del paziente. In questi casi, anche un’assicurazione sanitaria attiva ma priva della clausola specifica può rivelarsi insufficiente.

Come richiedere il rimpatrio sanitario

Per sapere come richiedere il rimpatrio sanitario, bisogna contattare tempestivamente la centrale operativa della compagnia. È un servizio attivo 24 ore su 24. Saranno richiesti:

  • i dati dell’assicurato e il numero di polizza;
  • il nome della struttura ospedaliera;
  • una descrizione preliminare del quadro clinico;
  • eventuali referti, certificazioni e contatti dei medici curanti.

Una volta ricevuta la documentazione, l’assicurazione valuta il caso e, se le condizioni sono compatibili con quanto previsto dal contratto, procede con l’organizzazione del rimpatrio.

Chi paga il rimpatrio sanitario

Chi paga il rimpatrio sanitario in assenza di assicurazione? Il paziente. Tutti i costi legati al trasporto sanitario internazionale, alla presenza medica e alla logistica restano a carico del viaggiatore se non è coperto da una assicurazione per il rimpatrio d’urgenza.

Con una polizza attiva e correttamente attivata, l’assicurazione:

  • prende in carico l’organizzazione e il pagamento del trasferimento;
  • coordina il percorso medico-logistico con i referenti locali;
  • garantisce il supporto fino al rientro in una struttura sanitaria adeguata.

Domande frequenti sul rimpatrio sanitario

Chi paga il rimpatrio sanitario?
Il rimpatrio è a carico del viaggiatore se non ha una polizza attiva. Se previsto dalla copertura, paga l’assicurazione.

Come si attiva il rimpatrio con l’assicurazione?
Contattando la centrale operativa, che valuta la documentazione medica e autorizza il trasferimento.

Il rimpatrio è incluso in tutte le polizze viaggio?
No. Deve essere indicato tra le garanzie, altrimenti non è coperto.

L’offerta Holins per la copertura sanitaria in viaggio

Holins propone una assicurazione sanitaria di viaggio che include l’assistenza medica all’estero e la gestione del rimpatrio, se necessario. La polizza assicurativa sanitaria per adulti e bambini offre il supporto di una centrale operativa italiana attiva 24/7, il rimborso delle spese sanitarie e la possibilità di attivare il rimpatrio secondo le modalità previste.

Questa assicurazione sanitaria per viaggi all’estero è adatta a vacanze, soggiorni studio o trasferte lavorative, e si rivolge sia a singoli viaggiatori che a famiglie. In caso di necessità, è prevista l’attivazione del rimpatrio per incidente grave, infortunio o malattia, con gestione logistica completa. Holins assiste l’assicurato in ogni fase, dalla valutazione clinica al rientro, garantendo una copertura efficace in linea con i protocolli di sicurezza internazionali.

Pubblicato il
10 Aprile 2025
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Rammentiamo che l’articolo non costituisce contratto e non impegna IT Srl e l'Assicuratore, per i quali valgono le condizioni contrattuali presenti nel DIP e nel fascicolo/set informativo e sottoscritte tra le parti, con particolare riguardo alle esclusioni di garanzie e alle franchigie.
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