Una grande caverna, nel bel mezzo del mare, al largo delle coste del Belize. Il Great Blue Hole è uno spettacolo della natura, capace di suscitare contemporaneamente fascino e inquietudine. Un luogo esplorato sì, ma che non ha risentito della presenza dell’uomo: attorno al Big Blue Hole c’è solo il Mar dei Caraibi. Al suo interno, invece, la fauna marina dimora indisturbata. Fino ai primi trenta metri di profondità, la grande voragine blu è un trionfo di vita: ci sono coralli lucenti, squali, barracuda, pesci angelo e cernie giganti. Scendendo ancora, invece, l’ambiente si fa decisamente più inospitale, le varie forme di vita scompaiono, l’ossigeno anche, lasciando il posto ad un largo strato di idrogeno solforato altamente tossico e corrosivo.
Il mare dentro questa enorme cavità è blu notte. Il colore così intenso è dovuto alla profondità del Big Blue Hole che, nel suo punto più basso misura 124 metri. Dal punto di vista scientifico si tratta di una dolina carsica immensa, seconda al mondo solo al Dragon Hole, nel Mare Cinese Orientale, che misura oltre 300 metri di profondità. Per gli amanti delle immersioni è un vero e proprio paradiso subacqueo. Chi si è immerso nelle sue acque descrive il buco blu come uno spettacolo senza eguali: le pareti cadono perpendicolari sul fondo del mare e sono ricoperte da lunghi stalattiti e stalagmiti. Tuttavia, le immersioni dei sub arrivano a profondità non superiori ai 40 metri circa, dunque il resto del Great Blue Hole del Belize resta in parte poco conosciuto
Questa suggestiva dolina subacquea è riconosciuta dagli esperti del settore come uno dei siti sommersi più belli al mondo. Proprio per via della profondità, che ne determina l’unicità, solitamente per le immersioni sono richiesti due parametri: il brevetto per sub di livello avanzato in primis e la dichiarazione di aver fatto altre immersioni nei sei mesi precedenti. Il costo per vivere questa esperienza è piuttosto elevato, ma l’immensa bellezza della voragine blu ripagherà in emozione l’intero prezzo.
Il Great Blue Hole dei Caraibi si è formato durante l’ultima era glaciale, epoca in cui il livello del mare era di gran lunga più basso. Successivamente, quando l’oceano si espanse, la grotta fu sommersa dalle acque e il suo tetto collassò, dando vita al famoso buco blu, ad oggi riconosciuto come Patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Alcuni segreti della dolina sono stati svelati solo recentemente, grazie ad una spedizione scientifica portata avanti dal fondatore del Virgin Group, Richard Branson, trasmessa su Discovery Channel, a sostegno della campagna ambientalista Ocean Unite. Gli esploratori si sono spinti in profondità con un sommergibile e hanno trovato sul fondale oggetti sfuggiti a qualche sub, tra cui una bottiglia di plastica e una videocamera. Infine, la scoperta più tetra: laggiù, sul fondo, sono stati rinvenuti anche dei resti umani.
Era il 1970 quando Jacques Cousteau, famoso oceanografo francese, fece la sua prima immersione nel Blue Hole, dando di fatto il via alle successive esplorazioni. La caverna subacquea si trova al largo delle coste del Belize, al centro del Lighthouse Reef, uno splendido atollo del Mar dei Caraibi. Fa parte della barriera corallina del Paese mesoamericano, che si estende per oltre 300 chilometri. Dista all’incirca 70 chilometri da Belize City e da qui, infatti, partono numerose escursioni alla volta del Great Blue Hole: in due ore di barca si giunge a destinazione. Un altro modo per arrivare al sito è partendo da San Pedro di Ambergris Caye, un’isola vicina e facilmente raggiungibile in aereo. Infine, l’opzione più suggestiva, ma anche la più dispendiosa, prevede di arrivare alla voragine in elicottero: la vista dall’alto è incantevole e merita tutto il prezzo dell’escursione. Il Big Blue Hole appare come un enorme pozzo in mezzo al mare, e il suo colore blu profondo contrasta nettamente con i fondali bianchi dell’atollo che lo circonda.
Le coordinate geografiche del Great Blue Hole rientrano appieno nella fascia tropicale, motivo per il quale è bene organizzare un viaggio al largo del Belize nei mesi non soggetti al passaggio di uragani. Sono da evitare agosto, settembre e i primi giorni di ottobre, dove il rischio è alto e le piogge sono frequenti. Il periodo migliore comprende i mesi di dicembre e gennaio, nel pieno della stagione turistica. È consigliabile programmare la partenza fino a maggio, mese in cui la destinazione è meno affollata e i prezzi sono più calmierati.
Mettersi in viaggio alla volta del Great Blue Hole è un’esperienza incredibile, da veri esploratori. Trattandosi di una meta lontana dai confini nazionali, è sempre consigliabile tutelarsi con un’assicurazione per viaggi di lunga durata, che copra i turisti da eventuali imprevisto come spese mediche, incidenti o furti.